L’orientamento al lavoro ha un ruolo chiave durante gli anni scolastici dei ragazzi, consente ai giovani di prendere coscienza delle loro aspirazioni e competenze per aiutarli a intraprendere il percorso di studio più consono alla professione alla quale sono indirizzati.
Il processo di orientamento professionale per essere incisivo deve tener conto di due fattori principali: la centralità della persona, i suoi interessi, le skills, la capacità di relazionarsi con gli altri da un lato e il mercato del lavoro dall’altro.
Individuare già nella fase delle scuole medie e superiori le qualità e le competenze più forti che contraddistinguono lo studente gli consentirà di orientarsi verso il percorso scolastico più mirato a sviluppare le sue potenzialità con l’offerta formativa più affine ai suoi obiettivi.
Il compito principale degli orientatori è quello di guidare e condurre i giovani a compiere autonomamente scelte consapevoli per il loro futuro professionale, fornendogli le informazioni e i mezzi per fare un percorso introspettivo finalizzato a far emergere il loro talento.
Tra gli strumenti utilizzati per raggiungere questo scopo ci sono le schede di orientamento, si tratta di domande schematiche che hanno l’obiettivo di trasportare lo studente in una dimensione interiore ed esplorativa del sé.
I ragazzi sono invitati a compilare le schede su argomenti che vertono su temi quali il riconoscimento dei suoi bisogni, delle sue attitudini a determinate attività, dei suoi interessi e delle sue competenze, partendo dal percorso della loro vita, per individuare successi e insuccessi che li hanno segnati.
Lo scopo è quello di stimolarli ad approfondire gli aspetti positivi della loro personalità e quelli in cui si possono mettere in atto strategie di miglioramento.
Gli orientatori intervengono in caso di dubbi dei ragazzi confrontandosi con loro per spingerli da un lato ad approfondire gli aspetti cognitivi e psichici e dall’altro gli obiettivi di medio e lungo termine che si sono prefissati, per accompagnarli nel percorso di orientamento professionale.
La cognizione di sé è fondamentale per la scelta del percorso formativo prima e poi di quello professionale, ma per operare scelte consapevoli occorre inserire nel processo di orientamento anche un altro fattore importante, ovvero la conoscenza del mercato del lavoro.
I meccanismi che regolano l’incontro tra la domanda e l’offerta del lavoro sono molto cambiati negli ultimi anni, la globalizzazione e la digitalizzazione hanno avuto un grande impatto sul modo di lavorare.
Molte professioni si sono evolute, altre ancore sono nate per rispondere ai nuovi bisogni delle aziende: conoscere i trend di mercato e avere gli strumenti per saperli leggere e meglio ancora anticiparli è decisivo per i giovani che devono fare il loro ingresso nel mondo del lavoro.
L’orientamento mira a fornire una panoramica dei profili più ricercati dalle aziende e delle opportunità lavorative presenti in specifici contesti, ma anche e soprattutto a dare gli strumenti ai giovani per comprendere le dinamiche e decifrare il contesto professionale.
Questo aspetto è fondamentale perché i ragazzi sono nella condizione non solo di operare delle scelte nell’immediato, ma saranno in grado di prendere anche in futuro decisioni professionali e attivarsi in modo autonomo nella ricerca del lavoro.
Nel progettare il percorso lavorativo, inoltre, è importante non dimenticare di focalizzarsi sulle competenze e i punti deboli per potenziare o acquisire le abilità più richieste dal mercato professionale a cui si ambisce.
Guidare i giovani a compiere le scelte professionali più in linea con le loro aspirazioni e abilità è il concetto cardine dell’orientamento al lavoro come abbiamo visto, ma per trovare l’occupazione dei sogni occorre anche mettere in atto strategie di ricerca mirate, fare un cv efficace e prepararsi ai colloqui di lavoro.
Gli orientatori professionisti supportano i ragazzi fornendo i metodi più funzionali per cercare lavoro e li aiuta ad individuare le hard skills e soft skills sulle quali puntare nel momento in cui si apprestano a compilare il curriculum vitae.
Il cv è il primo e principale mezzo che si ha a disposizione per presentarsi alle aziende, deve attirare l’attenzione del selezionatore, essere appetibile per il mercato del lavoro al quale si aspira e differenziarsi da quello degli altri candidati.
Per essere efficace il curriculum vitae deve valorizzare con immediatezza le competenze tecniche rilevanti per la posizione alla quale ci si candida e le capacità relazionali e comportamentali che ci contraddistinguono e che si mettono in campo nel contesto lavorativo.
Il processo di orientamento al lavoro focalizzando l’attenzione sui requisiti e risorse personali e professionali che più caratterizzano il giovane, lo prepara ad affrontare in modo positivo e consapevole il colloquio con i recruiter, che verte sulle skills tecniche e professionale dichiarate nel cv e che sono fondamentali per inquadrare la sua figura professionale a 360 gradi.